Sono passate poche settimane da quando ha fatto pubblicamente coming out sulla sua omosessualità declinando un invito in Russia, dove i diritti dei gay sono stati violati con l’approvazione di una legge omofoba, e solo 3 giorni fa Wentworth Miller ha rilasciato un’altra agghiacciante dichiarazione.
Nel discorso tenuto durante la cena della Human Rights Campaign, a Seattle, l’attore 41enne ha rivelato di aver tentato il suicidio quando era appena un adolescente: “Ogni giorno era una prova e c’erano migliaia di possibilità di fallire, mille modi per tradire se stesso, per non dimostrare di vivere secondo gli standard di ciò che è accettabile e ciò che era normale. E quando non si passa la prova, c’è sempre un prezzo da pagare. Emotivo, psicologico, fisico. E come molti di voi, ho pagato quel prezzo. La prima volta che ho tentato di suicidarmi, avevo 15 anni. Ho aspettato che la mia famiglia andasse via per il fine settimana. Ero solo in casa e ho ingoiato un flacone di pillole. Non ricordo cosa sia successo i due giorni seguenti, ma il lunedì mattina, ero di nuovo sul bus diretto a scuola facendo finta che tutto andava bene“.
Dalle parole dell’attore, sceneggiatore, produttore e modello si potrebbe intuire che i tentativi di togliersi la vita siano stati molteplici, ma la questione non è stata ben chiarita. Fatto sta che, come capita a molti ragazzi che scoprono in giovane età di essere omosessuali, Wentworth Miller per un periodo non ha retto la pressione e le aspettative della società, ma è stato fortunato nel sopravvivere. A chi gli ha chiesto se con quel gesto avesse cercato di attirare l’attenzione, Miller ha risposto che il suo intento era solo quello di togliersi la vita e porre fine alle sue pene.