Periodo di outing (o “coming out”, che dir si voglia) nel mondo del cinema e dello spettacolo. Da anni giravano voci, mai confermate prima, sull’omosessualità del bell’interprete di Michael Scofield della seguitissima serie TV “Prison Break“, alias l’attore Wentworth Miller, fino alla dichiarazione ufficiale di qualche giorno fa.
Miller, che ha origini russe, invitato alla prossima edizione del St. Petersburg International Film Festival, ha declinato l’invito con una lettera pubblica al direttore della manifestazione: “Grazie per il vostro invito così gentile. Ho avuto modo di apprezzare la bellezza della Russia in passato, come turista, una terra dalla quale provengono i miei antenati, per cui sarei felicissimo di accettare la vostra proposta. Tuttavia, poiché sono un uomo gay, devo declinare l’invito. Sono molto turbato dal trattamento che le donne e gli uomini gay stanno subendo dal governo russo in questo periodo”.
Lapidario e molto esplicito nelle sue parole, Wentworth Miller mette a tacere così ogni dubbio e si schiera in difesa dei diritti degli omosessuali, richiamando l’attenzione sulla vergognosa legge anti-gay approvata in Russia che prevede carcere e multe per chi fa “propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali”.
La lettera, inviata da Wentworth Miller al direttore del Festival Internazionale del film di San Pietroburgo e pubblicata sul sito dell’associazione Gay and Lesbian Alliance Against Defamation, recita ancora: “La situazione è inaccettabile e io non posso partecipare ad un evento celebrativo ospitato da un paese in cui alla gente come me vengono negati i diritti di vivere e di amare apertamente. Forse, quando e se le circostanze migliorano, sarò libero di fare una scelta diversa“.
Sceneggiatore, produttore ed anche modello, Wentworth, nato da genitori americani e da madre di origini russe, ha nelle sue vene anche sangue giamaicano, ebreo, cherokee e tedesco. Dopo il coming out dell’attrice Raven Symone, il nostro ha riacceso l’attenzione sulla tematica delle leggi omofobe.