Don Roberto Cavazzan: “ecco perché non sposo Belen e Stefano”

A quanto pare non sarà nemmeno Don Spritz, ovvero Don Marco Pozza, a celebrare le imminenti nozze tra Belen Rodriguez e Stefano de Martino, nonostante lui si sia dichiarato disponibile ad officiare la cerimonia. Sarà, invece, l’amico della famiglia de Martino Don Luigi a compiere “l’ingrato” compito e ad unire in matrimonio la showgirl argentina e il ballerino di Amici. Ma ancora prima che la scelta ricadesse su di lui, i futuri sposi avevano chiesto a Don Roberto Cavazzan di intraprendere insieme un cammino spirituale.

Come ormai è già noto, Don Roberto si è tirato indietro e ha spiegato i motivi di questa sua decisione ai microfoni della trasmissione radiofonica Password di RTL 102.5: “E’ una parola grossa. Li ho conosciuti e mi han chiesto di fare con loro il percorso per sposarsi. Li ho seguiti, abbiamo fatto degli incontri, ma non possono essere sei o otto incontri a preparare a un matrimonio. […] L’ultima volta che sono venuti qua c’era con loro un fotografo, li ha fotografati davanti alla chiesa, pertanto hanno costruito questa storia che si sarebbero sposati qui a Carbonara di Rovolon e che il prete ad officiare la cosa sarei stato io. Inizialmente ho anche pensato “ma si, dai”, poi però ho visto che la cosa mi sfuggiva dalle mani, perché c’erano giornalisti, fotografi..“.

Visto il rifiuto di Don Roberto, Belen e Stefano gli hanno chiesto se poteva indicargli qualcun altro ed ecco spuntare fuori il nome di “Don Spritz”: “Io all’inizio avevo comunque detto di non esserci per il loro matrimonio perché sapevo che c’era un prete della loro famiglia che li doveva sposare. Poi loro mi han chiesto se c’era qualcuno e ho telefonato a Marco che è un carissimo amico e una persona molto in gamba chiedendogli se poteva sposarli. Lui prima ha detto di sì e poi per scelte sue, motivi suoi, ha deciso di lasciar stare. Ma non per gli sposi, figurati, anzi, ma per tutta la situazione che si era creata. A sposarli sarà Don Luigi che è il prete amico di famiglia di Stefano. Per me c’era troppa confusione, troppi giornalisti, televisioni“.

Come dargli torto.