Nick Carter, il cantante dal caschetto d’oro dei Backstreet Boys, la band che riscosse un successo internazionale negli anni ’90, sta per pubblicare la sua prima autobiografia: Facing the Music and Living to Talk About It. Oggi 33enne, Nick rivela che i suoi problemi di tossicodipendenza dall’alcol, a causa dei quali ha rischiato quasi la vita, sono iniziati quando il biondino era ancora in fasce.
Ecco le rivelazioni shock di Carter: “Secondo una leggenda di famiglia, quando avevo 2 anni ho gattonato in una stanza dove venivano conservati i liquori [nel bar di famiglia] e sono stato beccato mentre bevevo per la prima volta. I miei genitori ne hanno sempre riso. Anche io per un po’ ne ho riso. Poi ho smesso di riderne“.
Nick Carter scava a fondo nel passato della propria famiglia, confessando che anche i suoi genitori erano soliti esagerare con gli alcolici: “I miei genitori erano sempre stressati a causa dei soldi, ed è per questo motivo che bevevano. È scioccante rivedersi nei filmini di famiglia, quando avevo appena 9 o 10 anni, e notare come facessi finta di bere. Stavo chiaramente imitando i miei genitori“.
Come per ogni bambino, anche sul cantante dei Backstreet Boys le abitudini dei genitori hanno influito notevolmente sulla sua crescita e personalità. Quando poi è arrivato il successo mondiale, Nick era poco più che un adolescente e così, come spesso accade, l’alcol ha lasciato il posto alle droghe. Prima l’ecstasy e poi i farmaci oppiacei. Vizi di famiglia. Molti ricorderanno che Nick ha un fratello minore, Aaron Carter, anche lui cantante, che qualche tempo fa è stato ricoverato per la sua dipendenza dalle droghe. Più sfortunata la sorella Leslie, morta nel 2012 a causa di un’overdose di farmaci.
Anche Nick non riesce a smettere, fin quando non scopre di soffrire di cardiomiopatia, una problematica che avrebbe potuto costargli la vita se avesse continuato a fare abuso di alcol, farmaci e droghe. Da quel momento Carter decide di dare una svolta alla propria vita e di combattere per uscire da questo tunnel: “Non sono perfetto. A volte cedo ancora di fronte al bere. Ma sono vivo e mi sono successe grandi cose negli ultimi anni. Me le sarei perse, ma sono felice non sia andata così“.
Facing the Music and Living to Talk About It racconta un Nick Carter inedito, così come Rivingtone was ours, il libro rivelazione su Lady Gaga.