Non è il primo e, purtroppo, non sarà l’ultimo. Nel mondo dello spettacolo e della musica sono sempre più le star a confessare di aver avuto, o di avere tuttora, qualche problema più o meno serio di dipendenza da droga e/o alcol. Tra questi anche il bravissimo Moby, autore di pezzi di successo come Porcelain e di album come Play che ha venduto dodici milioni di copie in tutto il mondo. Il cantante e compositore statunitense, classe 1965, tra la droga e l’alcol ha dichiarato di aver preferito l’alcol. Nessun motivo in particolare, se non che l’alcol è di gran lunga più economico e più facile da reperire.
Come molti suoi colleghi, Moby partecipava a tante feste e voleva divertirsi a più non posso. Poi, per fortuna, si verificò un episodio che è servito ad aprirgli gli occhi facendogli capire di dover prendere provvedimenti e pensare alla propria salute. Ecco quanto accaduto raccontato dall’artista newyorkese: “Compilando un questionario, mi sono reso conto di bere più di sessanta cocktail alla settimana. Mi ricordo di aver mentito al mio medico dicendogli di bere tra i trenta e i quaranta bicchieri di alcolici in sette giorni e lui si dimostrò comunque molto preoccupato. Ciò mi fece capire che forse era arrivato il momento di smettere“.
E fortuna che le droghe hanno costi più elevati e che il cantante non sia stato disposto a dar fondo al proprio portafogli per acquistarle, altrimenti non avrebbe disdegnato neanche quelle: “Mi piacciono molto anche le droghe. Ma il vantaggio dell’alcol è che non costa molto. Se vuoi trascorrere una notte folle a base di cocaina, ti ritrovi a spendere tantissimi soldi. Ma se la stessa nottata la passi a bere, pur esagerando, arrivi al massimo a trenta dollari“.
Quando essere avari può salvarti la vita…