I giudici che Lorenzo Flaherty deve temere, mentre si esibisce tutti i sabato sera su Raiuno a Ballando con le stelle, non sono quelli di gara, bensì la moglie Roberta Floris e il figlio 18enne Andrea. L’attore romano ha rivelato al settimanale Stop che sono stati proprio i suoi due più grandi amori a convincerlo ad accettare di partecipare al programma.
Erano anni, infatti, che Milly Carlucci lo invitava a far parte del cast del suo show, ma solo quest’anno il bel 45enne ha detto sì: “Quando anche quest’anno Milly mi ha contattato, mia moglie e mio figlio erano entusiasti e mi hanno spinto ad accettare. Mi hanno detto che era l’occasione giusta per divertirmi e mettermi alla prova con una sfida davvero particolare. Mi sono lasciato convincere e ho fatto bene, perché è un’avventura stimolante e bella, ma devo ammettere che adesso il loro atteggiamento è parecchio diverso“.
E proprio per fare felici il figlio Andrea e la moglie Roberta, con la quale proprio in questi giorni ha festeggiato il primo anniversario di nozze, Lorenzo Flaherty si è gettato in questa nuova avventura. La sua famiglia è il giudice più duro: “Tutti e due controllano i miei progressi e appena torno a casa, dopo gli allenamenti, vogliono che gli mostri cosa ho imparato. L’altro giorno mio figlio Andrea mi ha mandato un sms in cui mi incoraggiava e mi diceva di divertirmi e di prendere tutto come un gioco. Tempo un minuto, però, e me ne hanno mandato un altro in cui mi raccomandava impegno e dedizione. Sono persino più severi ed esigenti di Natalia (Titova, ndr). In sala prove ho lei che giustamente mi pungola, a casa ho, invece, loro che mi mettono sotto esame. Non ho scampo, insomma! E più della giuria e del pubblico, il giudizio che temo di più è proprio quello della mia famiglia“.
Di nuovo felice accanto alla sua Roberta, Lorenzo Flaherty ha raccontato anche il rapporto con il figlio Andrea, avuto a 27 anni da una precedente relazione: “Mio figlio ha 18 anni. Ho sempre coltivato il nostro rapporto, cercando di essere sempre presente. L’ho avuto quando ero giovane e questo è qualcosa di molto positivo. Tra noi c’è grande rispetto, quello che non deve mai mancare tra padre e figlio. In più dialoghiamo tanto“.