Enrico Ruggeri sui talent, Festival di Sanremo, X Factor e Rino Gattuso

C’è chi viene escluso dalla competizione canora italiana per eccellenza, ovvero il Festival di Sanremo, e chi invece decide di snobbare il noto palcoscenico dell’Ariston. Tra questi il cantante Enrico Ruggeri che, al settimanale Top, ha così commentato la sua scelta: “Va preso a piccole dosi per evitare la sovraesposizione“.

Enrico Ruggeri sui talent, Festival di Sanremo, X Factor e Rino Gattuso

Ma, strano a dirsi, quest’anno il Festival di Sanremo non vede nemmeno la partecipazione di cantanti “nati” dai talent (ad eccezion fatta di Noemi e Giusy Ferreri), cosa di cui Ruggeri non si meraviglia: “Non credo sia una scelta premeditata, credo che i 14 artisti siano stati scelti solo sulla base delle canzoni che hanno presentato. Ma non mi interessa molto: ho partecipato in passato al Festival, forse ci tornerò in futuro. L’Italia è un Paese un po’ provinciale: quando un cantautore cerca di esporsi un po’ di più al pubblico, viene subito etichettato come “popolare”. Altri che decidono di esiliarsi sono considerati grandi autori. Magari se avessi fatto qualche Sanremo in meno, avrei qualche antologia in più“.

Enrico Ruggeri ha qualcosa da dire anche sul meccanismo di “produzione” di nuovi voci dei talent show: “Il problema dei talent è il meccanismo con cui sono costruiti, che tende a premiare i cantanti con una voce più bella rispetto a quelli che hanno qualcosa da dire. Io stesso, quando sono stato giudice ad X Factor, ho dovuto attenermi a questo dettame e devi giudicare il concorrente per le canzoni che gli vengono assegnate. Gli artisti che vivono da trent’anni, però, sono quelli che scrivono pezzi ricchi di contenuto. La capacità di esprimersi è fondamentale, ma i giovani devono anche imparare a combattere e a piangersi meno addosso“.Enrico Ruggeri sui talent, Festival di Sanremo, X Factor e Rino Gattuso.

Cambiando del tutto argomento, il cantante e presentatore ha voluto spezzare una lancia in favore di Rino Gattuso, coinvolto nello scandalo delle calcioscommesse: “Il fatto che a truccare le partite non siano stati dei poveri disperati, ma dei benestanti testimonia l’ingordigia di oggi. Ma spezzo una lancia a favore di Gennaro “Rino” Gattuso, coinvolto nelle indagini: lo conosco da anni e pensava solo a vincere anche nelle partite di beneficenza. Una persona così credo sia fisicamente incapace di alterare l’esito di una gara“.

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