Concorrente del Grande Fratello 7, Francesco Testi è riuscito a ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel panorama della fiction italiana. L’attore è tornato in tv con Il peccato e la vergogna 2 nei panni di Giancarlo Fontamara, insieme a Manuela Arcuri e Gabriel Garko.
Al settimanale Top il 36enne ha raccontato come sarà il suo personaggio in questa nuova serie: “Mi piace molto la sua evoluzione, assomiglia a quella che ho avuto io nella mia vita. Anche io da giovane, come Giancarlo, ero un po’ truffaldino nei rapporti con l’altro sesso: mi è capitato di avere più storie contemporaneamente e mi è capitato di essere beccato con le mani nel sacco. Non sono mai stato bravo a gestire quei momenti e se ci ripenso, mi scappa un sorriso. Adesso non mi comporterei mai in quel modo“.
Ma la sua gioventù non è stata caratterizzata solo dai successi con le donne, ma anche da episodi negativi: “A 24 anni ero una promessa della pallavolo e potevo arrivare ad alti livelli, ma poi mi sono fatto male al ginocchio e la mia carriera è finita. Quando sei abituato a fare sport ogni giorno e poi sei costretto a letto, nella mente ti passano i pensieri più cupi, ma col tempo ho imparato che le cose accadono perché devono accadere“.
Da quel momento, però, Francesco Testi ha iniziato a soffrire del male dell’anima, come ha già raccontato in passato: “Ho iniziato a soffrire di depressione a 16 anni: i miei erano separati e avevamo grosse difficoltà economiche. Poi l’anno scorso è tornata, faccio fatica a parlarne. Ma ne sono uscito col lavoro e la fiction Furore e con Reda, la mia ragazza. Ogni giorno mi è stata vicina regalandomi un sorriso nei momenti più giusti. E poi ho riscoperto la fede: sono sempre stato credente, ma ho sentito di nuovo il bisogno di pregare“.
Nonostante sia stato difficile sfondare come attore a causa della sua partecipazione al Grande Fratello, Francesco Testi non rinnega la sua partecipazione al reality: “Non mi pento del mio passato: il reality mi ha dato i soldi per vivere a Roma e iniziare un percorso formativo per fare l’attore. Anche se, al contempo, mi ha reso la vita più difficile: è facile essere etichettato e le persone non mi prendevano sul serio. Del ritorno del programma non mi interessa molto, sono convinto che dopo molti anni un programmi rischi di arrivare al capolinea, ma gli autori sapranno attirare l’attenzione del pubblico“.