Tra i tanti ospiti che ieri si sono susseguiti nel salotto di Verissimo per essere intervistati da Silvia Toffanin, oltre a Belen Rodriguez, con grande gioia del pubblico femminile c’era anche Gabriel Garko. L’attore torinese ha parlato dei tanti personaggi che ha interpretato nelle numerose fiction a cui ha preso parte, riconoscendo che hanno tutti in comune una caratteristica: la cattiveria.
Ultimo tra tutti il personaggio di Nito Valdi, perfido protagonista maschile de “Il Peccato e la Vergogna 2” che, nel vano tentativo di conquistare l’amore di Carmen Tabacchi (interpretata da Manuela Arcuri), si macchia di qualsiasi crimine. Nella fiction, infatti, c’è anche una scena di violenza sessuale ai danni di Carmen/Manuela, che a detta dell’attore è stata molto imbarazzante da girare: “Le scene di sesso sono imbarazzanti. C’è una troupe davanti e generalmente ti mettono una tavola rigida sotto il materasso perché sennò sprofondi. Non è la cosa più comoda da fare… Senza dimenticarci che le scene con Manuela Arcuri sono state scene di sesso violento. C’era molta violenza, la prendevo da dietro… L’imbarazzo nasceva anche da quello…“.
Per togliere la conduttrice Silvia Toffanin dall’imbarazzo del momento, la discussione si è spostata su altri argomenti. A questo punto Gabriel Garko ha parlato del rapporto con i propri genitori e del modo in cui questi vivono la popolarità del figlio: “Mia madre sognava per me il lavoro di Carabiniere o avvocato, tutto tranne questo lavoro. Oggi, però, è contenta ma mi bacchetta sempre. I miei genitori non mi hanno mai viziato, mi è servito molto, non sono cresciuto con la testa fra le nuvole”.
Lui che non ama parlare pubblicamente del proprio privato (anche per tutelare la propria privacy, alla luce degli stalker che lo hanno perseguitato), ha però affrontato in studio il tema della paternità: “Quest’anno compio 40 anni. Da una parte mi pento di non aver fatto un figlio prima perché ora mi ritroverei con un figlio già abbastanza grande con cui divertirmi. Il figlio, però, non è un divertimento e dovrei improvvisamente crescere con un figlio davanti. Non mi sento pronto. Dovesse accadere, lo accetterei benissimo. Dovessi programmarlo, avrei delle difficoltà“.
Silvia Toffanin, infine, non ha potuto fare a meno di chiedergli cosa risponderebbe se Manuela Arcuri dovesse chiedergli di fare da padrino al figlio che attende dal compagno Giovanni di Gianfrancesco: “Se Manuela mi chiederà di fare il padrino di suo figlio, le risponderò in privato”.