Pensavamo di essercene liberati e invece no. Dopo tutti questi mesi Angelo Costabile non ha smesso di pensare alla sua ex compagna Corinne Cléry, dalla quale è stato lasciato in malo modo appena conclusa l’esperienza insieme a Pechino Express – obiettivo Bangkok. Dopo settimane di riflessione, il 26enne cosentino è giunto alla conclusione di essere stato solo sfruttato dall’attrice francese.
E’ questo il contenuto della sua lettera – sfogo pubblicata da DiPiù: “Cara Corinne, subito dopo Pechino Express mi hai detto di sparire dalla tua vita, anche se io non avevo fatto niente per arrivare alla rottura, dopo quasi tre anni di fidanzamento felice. Durante il programma mi avevi già maltrattato e io non ho reagito, anche se in quei momenti ti ho odiata: non potevamo buttare tutto ciò che c’è stato di bello e il “ti amo” che io, prima di te, non avevo detto a nessun’altra. Ho sofferto; la notte ti sogno ancora, mi sveglio con l’amarezza di non averti più al mio fianco. Poi ho visto un film, si intitola Dietro i candelabri: racconta la storia di due uomini innamorati. Liberace è un pianista sui 60 anni, di cui si innamora il giovane ventenne in cerca di futuro, Scott. Liberace domina Scott psicologicamente e vuole che sia come dice lui; si instaurano dei rapporti perversi che mi ricordano quelli tra di noi: il pianista si annoia e mette da parte Scott, che quasi impazzisce dal dolore“.
Impossibile per Angelo Costabile non fare dei paragoni con la sua storia con Corinne Clery: “Anch’io mi sono sentito usato, spremuto come un limone. Per questo mi chiedo: il tuo è stato vero amore o hai succhiato la mia giovinezza finché non ti sei stancata di me? Se fosse stato vero amore, ti saresti fatta viva dopo la rottura. Io ho creduto sin dall’inizio al nostro amore, senza dar peso alla differenza d’età. E non certo per interesse, non ti ho mai chiesto soldi in prestito. E sai anche che avrei rinunciato ad avere un figlio per te. Eravamo nella casa di campagna quando, dopo alcuni diverbi e i tuoi nervosismi, hai voluto chiudere la storia. Ero incredulo e non ho reagito, per orgoglio me ne sono andato, ma aspettavo un cenno da te. Ti ho cercata e con un sms ti ho scritto che sarei venuto a prendere la mia roba dalla casa in cui convivevamo. Quando sono arrivato non c’eri, ma avevi già preparato le mie cose. Nessuno dei tuoi amici, che erano diventati anche i miei, si sono fatti vivi per sapere come stessi. Vorrei incontrarti per chiarire quello che non ci siamo detti lasciandoci“.
Gli ultimi contatti tra i due in occasione delle festività natalizie: “Poco prima di Natale, dopo un messaggio di auguri, mi hai mandato un altro messaggio in cui mi dicevi che stavi facendo avanti e indietro per preparare la cena della Vigilia, ma poi mi hai scritto dicendo “Scusa, ho sbagliato”. Io speravo che tu avessi sbagliato a mandare in fumo il nostro amore. Ricordo quando ti chiesi se potevo fare qualcosa per riprovarci, e tu mi hai risposto “hai già fatto tanto”. Volevi dire che ti sono servito psicologicamente per sentirti giovane? Tutto accetterei nella vita, tranne di essere trattato come un “lolito”“.
E dire che c’era stato un momento in cui sembrava essersi arreso…