Tra polemiche e bassi ascolti registrati nella prima parte della serata, ieri è iniziato il Festival di Sanremo 2014. Tra gli ospiti più attesi della serata di venerdì 21 c’è Gino Paoli, il grande cantautore che oggi ci racconta il perché molti anni fa abbia tentato il suicidio sparandosi un colpo di pistola vicino al cuore.
Vicino a compiere 80 anni, il cantautore ligure ha svelato a Il Messaggero il perchè di quel tragico gesto compiuto quando aveva solo 29 anni: “Spararmi è stato un gesto di libertà. Mi girava così. Avevo tutto, cos’altro potevo fare ancora? Non ho deciso io di nascere e volevo poter decidere quando morire. Ho preso 50 pasticche di Veronal e ho sparato…“.
A quel colpo sparato vicino al cuore, per fortuna, Gino Paoli è sopravvissuto e da quel momento convive con quel frammento di morte, visto che non è stato possibile estrarre il proiettile: “L’Unità uscì col mio coccodrillo, anche se non ero morto. Dopo averlo letto ho deciso che non ne voglio. L’ho detto a Paola, mia moglie: deve zittire tutti quelli che parleranno bene di me”.
Sopravvivere a quel tentativo di suicidio ha spinto il cantautore a maturare e a ricominciare a vivere. Da allora, dopo il successo di “Sapore di Sale“, la sua carriera professionale è stata piena di soddisfazioni, ma anche quella privata, con la nascita di 4 figli avuti da 3 unioni diverse. Così Gino Paoli ha motivato il suo voltar pagina: “Se un gesto così non riesce, non resta che cominciare a crescere“.
Ed ora non ci resta che aspettare venerdì sera per assistere al gran ritorno di Paoli sul palco dell’Ariston, dove si esibirà insieme a Danilo Rea con due nuovi brani di musica jazz.