Cate Blanchett porta a casa la sua seconda statuetta Oscar. Questa notte l’attrice australiana è stata premiata dall’Academy Awards come Miglior Attrice Protagonista per il film di Woody Allen “Blue Jasmine“.
Bellissima, eterea ed elegante, Cate Blanchett è salita sul palco del Dolby Theatre per ritirare l’Oscar alla Miglior Attrice Protagonista, soffiato alle colleghe Sandra Bullock, Julia Roberts, Amy Adams, Judi Dench e Meryl Streep, e lo ha dedicato a Woody Allen e alle donne.
Da 6 anni lontana dal grande schermo, perché impegnata nei teatri, Cate Blanchett ha ringraziato Woody Allen per aver scritto “Blue Jasmine” e per aver scelto proprio lei come attrice protagonista, ruolo che le ha fatto guadagnare il suo secondo premio Oscar, dopo che nel 2004 aveva vinto la sua prima statuetta per il ruolo di Miglior Attrice non protagonista in “The Aviator” (accanto a Leonardo Di Caprio).
Apparsa da subito commossa, Cate Blanchett non ha perso però il suo luminosissimo e abbagliante sorriso e nel suo discorso di ringraziamento ha voluto spezzare una lancia in favore delle donne nel cinema. Un discorso molto tagliante, ma diretto: “In questo settore molti credono scioccamente che i film con le donne al centro siano del film di nicchia. Non lo sono, gli spettatori vanno a vederli e fanno guadagnare. Il monto è rotondo, gente“.
L’Oscar 2014 alla Miglior Attrice non Protagonista è stato vinto, invece, da Lupita Nyong’O per il ruolo in “12 Anni schiavo” di Steve Mc Queen, aggiudicatosi l’Oscar 2014 al Miglior Film. L’attrice, tra le lacrime, ha ritirato il premio dalle mani di Christoph Waltz. Incredula e quasi senza parole, Lupita Nyong’O ha dichiarato: “Questa statuetta vuol dire che non importa da dove vieni, i tuoi sogni possono realizzarsi“.
Nella categoria maschile, l’Oscar al Miglior Attore Protagonista è stato vinto da Matthew McConaughey per “Dallas Buyers Club“, mentre quello al Miglior Attore non Protagonista è stato vinto da Jared Leto per la stessa pellicola.
L’Oscar 2014 al Miglior Film Straniero è stato portato a casa da Paolo Sorrentino con “La Grande Bellezza”: una vittoria italiana dopo 15 anni da “La Vita è Bella” di Roberto Benigni.