Selvaggia Lucarelli attacca Checco Zalone. Ecco come sono andati i fatti.
Al Festival della tv, Checco Zalone era ospite e raccontava il grande successo riscosso dal suo ultimo film, ed aveva dichiarato che la critica alla pellicola “Sole a catinelle” che più l’aveva colpito era stata, riferendosi a Selvaggia Lucarelli, “Quella della tettona che fa tv, che ha detto che ho colpito il figlio”.
Non si è fatta per nulla attendere la replica di Selvaggia Lucarelli, che ha risposto al comico direttamente dal suo profilo Facebook, con un lungo post di accuse:
“Ieri al Festival della tv è stato chiesto a Checco Zalone se qualche critica gli avesse dato particolarmente fastidio. Ha risposto: “Quella della tettona che fa tv che ha detto che ho colpito il figlio”. Alludeva a me e a un mio pezzo su Libero in cui dicevo che il suo ultimo film non era adatto ai figli di separati. (E comunque dicevo che mi era pure piaciuto).”
La Lucarelli ha poi replicato per le rime a Zalone:
“Ora, avrei varie cosette da dire ma mi limito a due, caro Checco: la prima e’ che trovo deprimente il fatto che nella marea di stroncature feroci ai tuoi film e ad accuse di essere becero, volgare o addirittura filo-berlusconiano tu vada a citare me e tutto sommato una critica delicata in cui si parlava di sentimenti e questioni dolorose come le separazioni e il modo in cui i figli andrebbero protetti. Davvero coraggioso prendersela con me, anziché con nomi altisonanti, magari di una certa sinistra, che ti liquidano come un cabarettista miracolato.”
Per finire non le è andato giù il fatto che Zalone l’avesse definita “la tettona che fa tv”:
“E poi: “la tettona che fa la tv”. Quanta mestizia. Vorrei vederti a chiamare un critico o un giornalista uomo “quel ciccione o quel vecchio o quel culone che va in tv “. E non accade perché a un uomo poco evoluto la critica da una donna con le tette non va giù, la donna con le tette non scrive, va in tv. Allora io ti dico una cosa Checco: hai una figlia piccola. Mi auguro per te e per lei che se mai vorrà fare un mestiere splendido come quello di scrivere, possa essere giudicata sempre e solo per quello che scriverà, e non per la sua taglia di reggiseno. E fossi in te, contribuirei a prepararle un mondo migliore, popolato da uomini migliori, in cui il rispetto per le donne sia proporzionale ai tuoi incassi al cinema e non ai capelli che hai in testa. (E ora con le battute becere siamo pari).”
Insomma una Selvaggia Lucarelli particolarmente arrabbiata ed offesa. Che ne pensate?