Il cantante Gianluca Grignani rivela in un’intervista a Vanity Fair la sua versione dei fatti sul 12 luglio scorso, quando è stato arrestato a Riccione, dove si trovava con la moglie ed i figli, per aver aggredito dei carabinieri.
L’accusa nei confronti del cantante è di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Gianluca Griginani ha raccontato al settimanale:
“Avevo finito lo Xanax che prendo per l’ansia. Non avevo la ricetta e non mi andava di girare per farmacie cercando chi me lo desse senza, perché a Riccione mi riconoscevano tutti. Però stavo male. Soprattutto non vedevo più niente. Mi succede sempre così quando sono troppo stressato: gli occhi non vedono più. Per calmarmi ho bevuto due birre, Francesca e i bambini erano usciti, c’era solo un amico”.
Il cantante ha poi continuato a spiegare:
“Le birre non sono servite a niente, non mi hanno calmato, continuavo a non vedere, allora ho detto a questo ragazzo di chiamare un mio amico carabiniere perché mi venisse a dare una mano. Ha chiamato, ma lui era fuori in pattuglia. Poi, non so perché, ha detto di venire ad altri carabinieri. Io non volevo andare con loro, non volevo che la gente mi vedesse in quella situazione, mi sono dimenato, uno di loro è caduto per terra. Gli ho chiesto scusa mille volte. Poi mi hanno portato in ospedale, sono stati tutti gentilissimi, ma io volevo parlare con mia moglie e i miei figli, per questo non mi calmavo”.