Nancy Brilli si racconta

Nancy Brilli si racconta

Nancy Nicoletta Alina Ortensia Brilli, ecco il nome completo della celebre attrice italiana Nancy Brilli. La sempre bellissima Nancy ha rilasciato una lunga intervista al GiornaleOFF.

Nancy Brilli si racconta
Innanzitutto parla proprio del suo lungo nome:

“Ortensia è un nome bellissimo. Ognuno della famiglia di mio padre ha un nome di fiore come terzo, quarto nome. Tutti questi nomi sono stati cancellati. Un paio di mesi fa sono andata a fare una verifica perché mi arrivavano delle strane multe. All’anagrafe è spuntata una “virgola” tra Nicoletta e tutto il resto. Ho dovuto chiamare un notaio per dichiarare che Nancy Nicoletta Brilli sono la stessa persona, vivono nella stessa casa e per piacere rifatemi i documenti! Ortensia quindi non c’è più, c’è solo Nicoletta. Può voler dire un sacco di cose! Un rinnovamento”.

Rivela di amare molto Twitter ma non Facebook:

“Uno mio su cui rispondere no. Ho regalato il dominio di un sito col mio nome a una onlus per dei bambini in India. Amo Twitter. Ogni tanto faccio dei raid, anche di protesta, in 140 caratteri. Facebook mi annoia invece. Mi sembra qualcosa che somiglia troppo a una casa di appuntamenti”.

Ha lavorato con Dario Argento, Lamberto Bava e Ruggero Deodato:

“Mi interessavano gli effetti speciali di Stivaletti. Ho solo urlato. Ho fatto un figlio che si è trasformato in demone. Scappavo, urlavo, non era una grande prova di recitazione. Una cosa OFF? Dario Argento mi ha scelta per i muscoli! Mi diceva: «Che bei muscoletti che hai!», andavo in palestra. Adesso mi divertirebbe fare un horror”.

A vent’anni ha debuttato in teatro  al Sistina al fianco di Enrico Montesano:

“Non avevo nessuna paura. Non ho fatto un provino, ne ho fatti cinque! Un mio amico mi ha iscritta all’audizione senza dirmelo. Gli ho detto: «Ma che sei scemo?». Cercavano la protagonista, c’era una fila di ragazze lunghissima. Io salii sul palco del Sistina con la passerella dello show di Gino Bramieri mi ricordo, e ho cominciato a ridere come una pazza. Davanti a me Trovajoli, Garinei, Montesano. Mi hanno presa! Garinei mi portò nei camerini: «Vede signorina, questo è stato il camerino di Delia Scala e adesso è il suo». Montesano è stato un amore con me: esigente, ma carino, generoso, poi bravissimo. Non ha mai sgarrato”.

Infine racconta della lite con il regista Paolo Virzì:

“Mi dispiace molto di aver litigato e di non parlare più con Paolo Virzì. È stato per un lungo periodo a casa mia, doveva fare un film che si chiamava Dimenticare Piombino che poi si è chiamato La bella vita. Il personaggio si chiamava Mirella, come la mia mamma morta. Avevo firmato il contratto, però il film poi non l’ho fatto! Conservo ancora una sua lettera: «Scriverò per te un folletto dispettoso…», e poi niente. Ci fu una lite furiosa. Il film l’ha fatto la Ferilli. Sono contenta per Sabrina. Come regista lo capisco, però me lo dici. Abbiamo litigato a morte, mi arrabbio moltissimo quando le persone non sono sincere. Lui è bravissimo, io lo farei oggi un film con lui”.

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