Fedez, giudice di X Factor, rilascia una lunga intervista al TGcom24, proprio in occasione del lancio del suo ultimo album dal titolo “Pop-Hoolista”.
Tanti i duetti presenti, come ad esempio con Elisa, Francesca Michielin e Malika.
Il rapper rivela che non andrà a Sanremo:
“Ci ho pensato e avrei presentato “Pop-Hoolista” ma per gli impegni di Elisa e in parte anche miei poi ho deciso che non sarebbe stato il caso”.
Nel brano “Generazione Bho” fa riferimento esplicito a Francesco Facchinetti come figlio d’arte, ed a tal riguardo Fedez precisa:
“In realtà non ho nulla contro Francesco Facchinetti ma la raccomandazione è insita nella cultura italiana e negli anni scorsi siamo stati sommersi da ‘figli di’ di qualsiasi tipo. Forse questo è un momento in cui ci siamo liberati da certi modelli e in ogni caso penso che Francesco abbia preso uno spazio che non meritava. Con rispetto parlando, ovviamente”.
Afferma di non fidarsi di Renzi ma di preferire Grillo:
“Non mi fido di un presidente del Consiglio che sale a Palazzo Chigi non eletto dopo aver promesso di non volerlo fare. Non sono d’accordo neanche con l’abolizione dell’articolo 18 con tutto che non ho letto ancora le proposte del Job Act. Nella non scelta della politica italiana preferisco Grillo”.
Infine Fedez parla dell’inno che ha composto:
“Si intitola ‘Non sono partito’. ha un duplice significato. Cito una Repubblica cieca (“ti fidi ciecamente, Repubblica non vedente”), non manca l’attentato a Giovanni Falcone e al Presidente Giorgio Napolitano lo invito ad andare a testimoniare al processo sulla trattativa Stato-Mafia “oppure passi il testimone””,
Un Fedez davvero con le idee molto chiare, sia per quanto riguarda la sua musica che per questioni inerenti la politica, il costume e la società.