Lando Buzzanca, noto attore e cantante italiano, ha rilasciato una interessante intervista a “Il Giornale Off”.
Classe 1935, ha debuttato nel 1961 nel film “Divorzio all’italiana” e nel corso degli anni è stato protagonista anche in televisione in diverse fiction, come ad esempio “Capri 3″, “I Vicerè”, “Terra Ribelle” e “Il restauratore”.
Lando rivela i suoi difficili inizi e la miseria:
“Ho mollato l’ultimo anno di liceo scientifico perché volevo fare l’attore e avevo poco interesse per gli studi. Sono stati inizi estremamente difficili”.
Racconta che prima di partire per Roma, andò al cinema e nella pausa tra il primo e secondo tempo, si alzò in piedi e gridò:
“Guardatemi bene perché un giorno dovrete pagare per vedermi! Tutta la sala ha iniziato a inveire dandomi del cretino”.
Racconta di quando era completamente in miseria:
“Ero il primo di otto figli ma soprattutto avevo voglia di emulare gli attori che in teatro parlavano un italiano perfetto affiancati da donne bellissime e lisce”.
Lando Buzzanca inoltre aggiunge:
“Qualche volta a Roma andavo al cinema Odeon di piazza della Repubblica, perché mi avevano detto che c’era sempre qualche donna sui quaranta in cerca di ragazzi più giovani. L’ho fatto soltanto per mangiare e dormire. Mi presentavo come un universitario che non poteva dedicare loro più di un’ora a causa di un esame imminente. Mi davano 250 o 300 lire. Una volta sono stato scelto da una signora strabica, ma con un corpo di una bellezza disarmante. Dopo aver fatto l’amore, quando cercavo il pretesto per intascare i soldi e andare via, mentre cercavo di uscire dalla stanza dell’hotel nel quale mi portò, tirò fuori una pistola. Mi sono detto: “Se vuoi fare l’attore, devi levarti da questo imbroglio”. Dopo essermi ulteriormente intrattenuto con lei, ho intascato le 300 lire e ho definitivamente archiviato quel genere di esperienze”.