È uscito nelle sale cinematografiche statunitensi pochi giorni fa ed è atteso dal 9 febbraio in Italia Cinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker), il sequel del film campione di incassi – e di polemiche – Cinquanta sfumature di grigio.
Prodotto dalla Universal, è diretto dal regista James Fooley e, come e più del precedente episodio, tiene fede alle promesse rivolte ai tanti appassionati che avrebbero desiderato una pellicola ad alto tasso erotico. Ed in effetti nei 115 minuti di durata del film la trama è quasi inesistente; il sesso, invece, è l’ingrediente essenziale presente pressoché in ogni istante.
La lotta di Anastasia Steele contro le tante ex di Christian Grey che cercano di riconquistarlo è solo un futile motivo per far sfoggio delle doti esteriori dei protagonisti e della loro sete di libido. Ed infatti basta attendere poco più di un quarto d’ora per assistere alla prima scena di sesso tra Anastasia e Christian, qualche minuto di più per l’entrata in scena di un sex toy, ancora qualche minuto per la scena della doccia. E poi, poco prima dello scoccare dell’ora, la scena sadomaso all’interno di un dungeon e, successivamente, ecco manette, olio, bende, sesso in ascensore e tanto altro, per lasciare agli spettatori la possibilità di non tenere a freno gli ormoni.
La bella ventisettenne Dakota Johnson ha candidamente ammesso che prima di girare le più calde scene a letto era solita lasciarsi andare a bicchieri di whisky, al fine di perdere quell’inibizione che avrebbe potuto giocare brutti scherzi. E anche il trentaquattrenne irlandese Jamie Dornan ha ammesso che il feeling stavolta c’è e si vede, nonostante sia stato messo in difficoltà dal girare così tante scene hot.
Ricordiamo che il primo capitolo della trilogia, Cinquanta sfumature di grigio, ha incassato nel 2015 ben 560 milioni in tutto il mondo nel 2015, mentre la terza parte, Cinquanta sfumature di rosso, uscirà nel periodo di San Valentino del 2018.