Giulia De Lellis, Ludovica Bizzaglia e Luca Turco sono protagonisti della nuova web series prodotta da Witty.
Un evento mediatico per il web e già un successo per la compagnia che l’ha prodotta.
Ecco che Giulia, ospite a Uomini e Donne racconta l’esperienza attoriale:
Intorno ai tredici/quattordici anni ho frequentato dei corsi di recitazione e a quei tempi probabilmente avevo sognato di poterlo fare, ma poi la mia vita, come sapete, ha preso un’altra direzione. Perciò ammetto che avere l’opportunità di cimentarmi come attrice grazie a Witty é stata anche per me una grande sorpresa.
Una novità che a Giulia non dispiace per niente.
L’influencer è sulla cresta dell’onda e non le dispiacerebbe replicare con cinema o altre serie:
Le prime scene sono quelle che mi ricordo di più, forse perché era tutto incredibilmente nuovo. In particolare ricordo una scena in cui erano richiesti mille cambi d’abito: le costumiste mi vestivano e spogliavano in modo frenetico e quel momento é stato davvero esilarante, anche se devo ammettere che tutta l’esperienza è stata incredibilmente divertente. È stata la mia prima esperienza e di certo non sta a me valutare se sarei all’altezza di prendere parte a una produzione cinematografica o a una fiction tv… quello che posso dire è che se qualcuno, vedendo la web serie, dovesse propormi un ruolo interessante, otterrebbe da parte mia la massima attenzione.
Giulia veste i panni di Claudia, aspirante influencer che le somiglia moltissimo.
Claudia é come me una ragazza semplice, vorrebbe fare quello che è diventato il mio lavoro e ha un modo di intendere I’amicizia molto simile al mio. Tra di noi ci sono quindi tanti punti di contatto e davvero poche differenze.
Sono stata fortunata: ad oggi è stato raro che degli amici importanti mi ferissero. Ho avuto, penso come tutti, delle delusioni, ma per fortuna a oggi non ci sono stati mai dei veri e propri tradimenti. [..] Mi sento una ragazza davvero molto fortunata e sono ben consapevole delle responsabilità che un ruolo del genere comporta. Probabilmente il termine “icona”, considerando anche la mia giovane età, è eccessivo. Sono abituata ad essere con tutti molto sincera sui miei vizi e le mie virtù, e quindi sentirmi potenzialmente inadeguata per qualcosa di specifico non è mai un problema… anzi, può diventare lo stimolo per lavorare ancora più’ duramente, e colmare anche quella lacuna.