Se state seguendo The Boys, il consiglio è di metterlo subito in pausa e di leggere il fumetto, opera immensamente superiore, ed estremamente profonda che non è riuscita a passare del tutto all’interno della serie, che rinnova la formula, non sempre con risultati intelligenti.
La seconda stagione segna un allontanamento definitivo dal fumetto, con diverse variazioni che lo rendono un semplice spunto da cui partire.
Erik Kripke si prepara invece alla terza stagione di quella che è ormai una serie di successo, grazie alla geniale base data dal capolavoro di Garth Ennis, superiore per certi versi anche allo splendido Preacher.
Ed ecco che nella terza stagione si prepara ad arrivare SoldierBoy, con una storia molto diversa da quella del fumetto che potrebbe rivedere totalmente le sue origini.
Tra le novità, è in arrivo anche Supersonic, un nuovo eroe creato per la serie.
Il suo ruolo dovrebbe essere simile a quello di Drummer Boy.
La serie continua a quindi a crescere a modo suo, costruendo qualcosa di differente sull’impalcatura del fumetto.
Il risultato ha alti e bassi e, spesso, si spinge molto su quella violenza che in The Boys non è altro che una patina, un modo di raccontare storie molto più complesse e interessanti, fatte di personaggi indimenticabili ed estremamente umani.
Il materiale di base è comunque così eccellente che difficilmente la terza stagione sarà un flop o un prodotto di basso livello.
Sarebbe bello però, se la serie spingesse più persone verso l’opera originale, piuttosto che sul solo bing watching che ormai detta le regole del mercato delle serie in streaming.