Per fortuna ha detto basta! Dopo anni ed anni di ruoli sempre uguali, conditi di trash e volgarità, Christian De Sica si accinge a girare il suo ultimo cinepanettone, “Colpi di Fortuna”, per la regia di Neri Parenti.
Quando ormai non ci speravamo più, De Sica taglia i ponti con questo tipo di prodotto cinematografico che, avrà anche registrato incassi record in tanti anni, ma ha anche contribuito alla crescita dell’italiano medio e gretto e, di sicuro, ben poco ha fatto per la cultura del grande schermo all’italiana.
L’attore, al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Se il pubblico non si è stufato forse un po’ di merito è anche mio, di questa faccia che ha continuato a far ridere. Se sei un cane e reciti l’Amleto hai sempre il testo di Shakespeare dietro cui nasconderti. Ma se reciti uno sketch di Amurri, Verde e Costanzo e non sei bravo, non puoi resistere tanti anni“.
Da quanto rivelato, però, sembrerebbe che a spingere a tale decisione avrebbe contribuito anche il rapporto col noto produttore Aurelio De Laurentis, da tempo logoratosi: “Avrei potuto non firmare tante esclusive con Aurelio. Ho creduto alle sue promesse. Firmavo un contratto per cinque film perché avrei dovuto farne due come attore da solo, uno come regista, uno magari con Nuti e uno con Verdone. Ma poi mi spiegava che se metteva me e Verdone in un unico film ci perdeva, perché bastava uno solo ad attirare il pubblico“.
E sull’eventualità, da molti suoi fan auspicata, di riappacificarsi e tornare a lavorare con Massimo Boldi, Christian De Sica scherza in manieta tagliente: “Potremmo interpretare un film intitolato Cinepanettone dove siamo due vecchi attori incavolati neri e raccontiamo quello che sappiamo di De Laurentiis, dei soldi, delle signorine di Berlusconi, delle raccomandazioni, delle stupidate“.
Noi speriamo, invece, che ci faccia finalmente ridere in maniera “intelligente”. Le carte giuste le possiede tutte!