E ancora una volta Leonardo Di Caprio ha visto soffiarsi da sotto il naso il premio Oscar come Miglior Attore Protagonista, che questa notte è stato vinto dal super favorito Matthew McConaughey per la sua eccezionale interpretazione del personaggio di Ron Woodrof, l’elettricista omofobo che soffre di HIV nel film “Dallas Buyers Club” di Jean-Marc Vallée.
Mentre ci si chiede cos’altro dovrà mai fare Leonardo Di Caprio per vincere l’ambita statuina, dopo l’ennesima e impeccabile interpretazione in “The Wolf of Wall Street“, è innegabile che Matthew McConaughey ha battuto se stesso in questa pellicola, per la quale ha dovuto perdere ben 25 chili.
L’Oscar 2014 al Migliore Attore Protagonista per Matthew McConaughey arriva dopo il Golden Globe per la stessa categoria in un film drammatico. Finalmente, dopo una serie di commedie più o meno brillanti, l’attore texano è tornato al grande cinema e lo ha fatto al meglio.
“Dallas Buyers Club” racconta la storia vera di Ron Woodrof, interpretato appunto da un sorprendente Matthew McConaughey, elettricista cowboy burbero, alcolizzato e omofobo che nel 1986 viene a scoprire di essere affetto da HIV, allora nota come “malattia dei gay”. Pur di guarire Ron Woodrof assumerà farmaci in fase di sperimentazione e fonderà il “Dallas Buyers Club“, i cui membri hanno la possibilità di ricevere le medicine in cambio del versamento di una quota mensile.
In uno completo spezzato con giacca bianca che ne metteva in risalto l’eccessiva magrezza, Matthew McConaughey ha ritirato il premio dell’Academy Awards dedicandolo al padre defunto e facendo un discorso di ringraziamento molto divertente.
Al suo fianco il co-protagonista Jared Leto (cantante dei 30 seconds to Mars), premiato con il Premio Oscar al Miglior Attore non Protagonista per l’eccelsa interpretazione del trans Rayon in “Dallas Buyers Club“.
Oscar meritatissimo quello di Matthew McConaughey, ma impossibile non dispiacersi per Leonardo Di Caprio… Ci consoliamo con il nostro Oscar tutto italiano, quello al Miglior Film Straniero portato a casa da Paolo Sorrentino con “La Grande Bellezza”.