Che sia un bravo ragazzo, quasi d’altri tempi, lo avevamo capito già. Marco Mengoni, intervistato per Repubblica, ha confessato di non amare molto le nuove tecnologie (social network compresi), con le quali, però, ha accettato di scendere a patti pur di restare in contatto con i suoi tanti fan.
Il vincitore di X-Factor ha raccontato di non essere affatto un Facebook dipendente: “Non sono stato particolarmente attratto dalle tecnologie, non amo gli smartphone, non sono stato un grande utilizzatore di Facebook. Io rimango dell’idea che sia bello guardarsi negli occhi quando ci si parla e non essere dietro a uno schermo. Ma non sono un anti-tecnologico, il mio non è certo un atteggiamento snob. Anzi, capisco che le nuove tecnologie siano una cosa positiva per la comunicazione, e che servano a molte persone per vincere la paura di un faccia a faccia. Mi sto avvicinando sempre più, quindi, anche a queste cose, ai social network in particolare. Ma di certo non arriverò a stare collegato ore e ore, non mi diverte far sapere agli altri cosa ho mangiato oggi o far vedere la foto del solito gattino. Leggo, osservo, se ho qualcosa davvero da condividere scrivo, o segnalo una musica, una poesia, un libro. Con queste tecnologie sono un bradipo, mi adatterò, ma con lentezza…“.
Il cantante di Ronciglione non ama nemmeno passare ore al cellulare: “Beh, è evidente che oggi sia impossibile vivere senza ma non ne sono ossessionato. E molti si arrabbiano con me perché non rispondo mai ai messaggi. Se mi invitano a una cena per la stessa sera tramite un sms è molto probabile che a cena ci vadano senza di me… Ma non sono un passatista anzi sono a favore della tecnologia, soprattutto se mi aiuta nel mio mestiere. Però per quello che riguarda la comunicazione, soprattutto sui social network, non riesco ad essere come molti miei colleghi. Leggo, osservo, ma di scrivere banalità non me ne frega niente. Lo faccio se ho qualcosa davvero da dire, da condividere. Cose che abbiano un senso, un motivo“.
Marco Mengoni, però, ama i suoi fan e il contatto con il suo vasto pubblico: “È il rapporto con il pubblico che mi spinge a fare musica, suonare dal vivo è la cosa che ti fa andare avanti, ti rende felice di fare questo mestiere. Per me è la cosa più fica che c’è. Essere in studio per registrare va bene, è ovvio, ma dopo un po’ mi sento un po’ stretto. Invece quando suono dal vivo ogni sera è diversa, ogni concerto è come se fosse l’ultimo, non sai cosa succederà domani e quindi dai tutto quello che hai. Ogni sera quando salgo sul palco per me è l’ultima volta, e quindi cerco di dare tutto, di sgolarmi, di triturarmi le mani sulla chitarra…“.
Il Re Matto ha dovuto limare alcuni aspetti del suo carattere, primo tra tutti il suo essere introverso: “Sono un timido, ancora. Mentre sul palco ho una buona dose di egocentrismo, sicuramente ne ho molto meno nella vita. Certo che mi piace essere in scena, sennò facevo un altro lavoro. Ma è anche vero che, anche se sembra banale dirlo, quando sono sul palco sono un altro. Quando sei lì hai una sensibilità diversa, ti accorgi e senti cose che normalmente non senti, ascolti gli altri musicisti, ascolti te stesso, senti come sta il pubblico, avverti quanta energia gira intorno a te, la musica scorre nelle vene. Sei un’altra persona, perché porti sul palco l’estremizzazione di quello che sei nella vita normale, è tutto amplificato, esasperato. E anche in questo capisci, rivendendoti, che tante cose non le controlli, sono istintive, altro che tecnologia, non c’è computer che tenga. Non mi ritengo un artista, non lo sono. Sono sicuramente un impiegato della musica, non mi posso attribuire una definizione così importante. Sono un impiegato che dignitosamente fa il suo lavoro al meglio delle sue possibilità. Certo che l’arte mi piace, mi attira, io vengo da un istituto d’arte, mi piace essere onnivoro, prendere esempio dagli artisti con la ‘A’ maiuscola. Ma io per adesso sono solo un servo della musica, non posso fare altro, lei decide per me“.
Insomma, se volete conquistarlo, inviategli una bella lettera con un piccione viaggiatore!