L’avreste mai detto che Ricky Martin, da anni dichiaratamente gay, ha alle sue spalle un passato da omofobo? Ebbene, è quanto il noto cantante ha rivelato durante un’intervista per GQ Australia.
La popstar, che adesso è padre felice di due gemellini, Matteo e Valentino, avuti con l’utero in affitto e che cresce con il compagno di Carlòs Gonzalez, ha parlato dell’avversità che provava nei confronti degli omosessuali, prima di riuscire ad ammettere a se stesso la realtà: “E’ stato un processo molto intenso, angosciante e doloroso ma anche liberatorio. Oggi accetto la mia omosessualità come un regalo che mi dà la vita. Mi sento benedetto di essere quello che sono. Che succederà da oggi in poi? Chi lo sa. Ora mi posso concentrare solo su quello che sto vivendo oggi. Questi anni di silenzio e di riflessione mi hanno rinforzato e mi hanno fatto riscoprire tutto l’amore che vive dentro di me. Solo la verità porta alla calma e alla pace interiore“.
Il cantante portoricano, oggi 42enne, è in Australia dove partecipa al nuovo programma televisivo alla ricerca di talenti musicali “The Voice” in qualità di giudice. Il Ricky Martin di adesso è un uomo totalmente diverso da quello di cui racconta nell’intervista. Prima del coming-out la popstar viveva nella negazione della sua vera natura, nella repressione e nella frustrazione, tipiche di una società e di una fede religiosa che aborra l’omosessualità: “Quando tutti ti dicono che sei sbagliato, la società, la tua fede, tutti, la tua fiducia va in pezzi. Ho sfogato la mia rabbia con tutti quelli che erano attorno a me. Ero molto, molto arrabbiato e davvero ribelle. Ero solito guardare i gay e pensare, non sono come loro, non sono così e non voglio essere così, non sono io. Mi vergognavo di me stesso. Ora ripenso al passato, e realizzo che perseguitavo le persone che sapevo fossero gay. Avevo interiorizzato l’omofobia, e pur realizzando che mi stavo confrontando con chi ero veramente, volevo fuggire da tutto ciò. Non voglio che i miei figli crescano in un mondo di bugie o che pensino che ci sia qualcosa di sbagliato nell’essere gay. Sono orgoglioso di dire che sono un fortunato omosessuale. Sono davvero benedetto nell’essere ciò che sono“.