L’alimentazione vegana è uno degli argomenti più discussi degli ultimi anni dall’opinione pubblica. Diverse personalità scientifiche si sono schierate a favore, altre contro. Anche i personaggi dello spettacolo (e il sito Workshop Bio City ne riporta una lista) hanno scelto uno stile di vita vegano. Oggi parliamo di un documentario che invece ha fatto cambiare opinione agli stessi autori: Cowspiracy.
Cowspiracy: The Sustainability Secret è un film documentario realizzato e diretto da Kip Andersen e Keegan Kuhn. Il film esplora l’impatto dell’agricoltura animale sull’ambiente e indaga sulle politiche delle organizzazioni ambientaliste su questo tema. Le organizzazioni ambientaliste indagate nel film includono Greenpeace, Sierra Club, Surfrider Foundation, Rainforest Action Network e molti altri.
Il film è stato finanziato su IndieGoGo, con 1.449 collaboratori che hanno donato 117.092 dollari. Tale finanziamento ha rappresentato il 217% del loro obiettivo e ha permesso loro di duplicare il film in spagnolo e tedesco e sottotitolarlo inoltre in altre dieci lingue, tra cui il cinese e il russo. Le proiezioni sono concesse in licenza attraverso il distributore e su Tugg.
Un remake del documentario, prodotto da Leonardo DiCaprio, è andato in onda globalmente su Netflix il 15 settembre 2015.
Il giornalista Chris Hedges ha affermato che questo film lo ha portato a diventare vegano.
Doug Boucher, che ha esaminato il film per la Union of Concerned Scientists, ha contestato la dichiarazione del film che il 51% dei gas a effetto serra globali è causato dall’agricoltura animale. Boucher descrive la cifra del 51% in quanto provenuta da un rapporto del 2009 Worldwatch Institute di Robert Goodland e Jeff Anhang, non da un documento scientifico rivisto. Egli afferma difetti metodologici nella logica di Goodland e Anhang e afferma che la comunità scientifica ha formato un consenso sul fatto che il riscaldamento globale è dovuto principalmente alla combustione di combustibili fossili dell’umanità. Boucher afferma che il consenso scientifico è che il bestiame contribuisce al 15% delle emissioni globali di gas a effetto serra – molto inferiore al 51% sostenuto dal film.
Il co-regista Keegan Kuhn ha difeso la cifra del 51%, indicando un articolo del giornale Animal Feed Science and Technology, in cui Goodland e Anhang hanno affrontato critiche sul loro studio e hanno spiegato la loro metodologia.