Continua la battaglia giudiziaria portata avanti dall’attore Fabio Camilli che dal 2002 lotta per vedersi riconosciuto come figlio legittimo del cantante Domenico Modugno, nonostante l’opposizione della vedova Franca Gandolfi e dei loro tre figli Marcello, Marco e Massimo. La Corte di Cassazione di Roma, però, stando al test del DNA, ha confermato che l’attore non è figlio dell’uomo che lo ha allevato (Romano Camilli).
Fabio racconta a Chi questa storia che solo ora, forse, si avvia ad una felice conclusione: “Avevo venticinque anni quando scoprii chi era il mio vero padre. Ero molto amico degli altri figli di Modugno, Marco, Massimo e, soprattutto, Marcello. Siamo cresciuti insieme, bazzicando gli stessi ambienti, abbiamo anche scelto di lavorare nel mondo dello spettacolo: la nostra frequentazione era assidua“.
Fabio Camilli, quindi, conosceva la famiglia Modugno da quando era solo un ragazzino. A 25 anni, poi, la scoperta che l’uomo che l’aveva cresciuto non era in realtà il suo padre biologico: “La verità me la raccontò una persona a me carissima, che in quel momento era la fidanzata di Marcello. Mi chiamò e mi disse che la famiglia sapeva che io ero figlio di Domenico, perché lui stesso glielo aveva confessato. Più tardi scoprii che la relazione tra mia madre e Modugno era in corso quando Franca Gandolfi era incinta di Marcello“.
Una notizia del genere sconvolgerebbe la vita a chiunque e così è stato per l’attore 52enne: “Quando ho avuto questa notizia sono rimasto sbigottito, incredulo. Poi ho sofferto molto per adattarmi a questa nuova verità: ho dovuto realizzare la cosa e, ovviamente, affrontare una grave crisi di identità. Non potevo nemmeno parlare con quello che, fino a quel giorno, avevo creduto mio padre, perché stava molto male e ho voluto evitargli un dolore“.
Nel 2002, però, Fabio Camilli decide di portare la questione del riconoscimento dinanzi ai giudici, incontrando l’opposizione della madre Maurizia Calì, coreografa del Teatro Sistina: “Quando ho deciso di agire legalmente, lei non ha accettato la mia scelta”.
Nel 1994 Domenico Modugno morì e Fabio non ebbe mai l’opportunità di parlare di questa scoperta con il suo vero padre: “Ricordo che una volta, quando sapevo da poco la verità, venne a vedere uno spettacolo in cui recitavo con Marcello e Massimo. Avrei voluto parlargli, ma era malato, ed era accompagnato dalla moglie: non me la sentii. E, dopo, fu troppo tardi“.
La Corte di Cassazione, intanto, ha dato l’autorizzazione a procedere con l’accertamento della paternità. La conferma verrà a galla fra pochi giorni e, in caso positivo, Fabio Camilli potrà vedere riconosciuti i suoi diritti di figlio ed erede. Intanto, a vedere le foto dei due uomini vicini, la somiglianza è innegabile.