Quando si è conclusa la prima stagione di Tredici, il finale ha fatto porre a tutti la stessa domanda: come potrebbero mai creare una seconda stagione?
Nonostatne lo show abbia avuto un finale aperto, si è anche concluso con la morte del suo personaggio principale e l’intero motivo per cui la serie è stata creata, ossia del perché Hannah si è suicidata.
Ma nonostante questo, il successo monumentale della serie ha portato la stessa ad essere rinnovata per una seconda stagione che sarà sviluppata di nuovo dallo showrunner Brian Yorkey. Del resto, la serie ha tirato fuori Netflix da un brutto trimestre, come riportato dagli esperti di Buyprice.
Secondo Variety, sembra che Yorkey non stia progettando di avanzare lo spettacolo molto oltre la trama della sua prima stagione, quanto piuttosto di utilizzare la seconda stagione per raccontare la versione degli eventi degli altri ragazzi della scuola superiore presenti sui nastri di Hannah.
«Hannah ha detto la sua versione degli eventi, ma ci sono almeno dodici ragazzi che hanno un’altra versione di quegli eventi che in realtà non abbiamo ancora sentito parlare», ha detto.
«Non credo che Hannah abbia dichiarato tutte le ingiustizie sul suo nastro. Ha riportato la sua narrazione, che era su mi sura per lei», ha aggiunto.
La prima stagione ha lasciato i fan con numerose domande a cui rispondere, tra cui l’esito della causa legale di Hannah contro la scuola, il destino della vita o della morte di Alex e una scatola piena di armi a casa di Tyler.
Lo show è stato adattato da un romanzo di Jay Asher, il romanzo del 2007 13 Reasons Why e dopo il suo debutto su Netflix quest’anno, è diventato rapidamente il più noto show del 2017.
La prima stagione della serie ha toccato temi come quello del suicidio di un’adolescente, lo stupro e il bullismo nelle scuole superiori, seguendo la storia di Hannah Baker (interpretata dall’attrice australiana Katherine Langford), la quale ha registrato tredici lati su dei nastri di cassette per spiegare perché ha commesso il suicidio.