È passato un po’ da quel 28 maggio in cui Francesco Totti ha camminato sul prato verde dell’Olimpico salutando i suoi tifosi per l’ultima volta. Un addio che ha commosso tutti, presenti e non, con una lettera bellissima che colpisce al cuore, in un evento seguito in tutto il mondo, attraverso una diretta Facebook seguita da oltre 200mila persone (dati diffusi da Animatic.it).
Che piaccia o meno, Totti è stato una bandiera del calcio italiano, dando tantissimo al nostro calcio, non solo alla Roma, dalla quale non si è mai mosso per venticinque lunghi anni. E così Totti lascia il calcio a 40 anni, con tutti gli onori che gli sono dovuti.
In attesa che il figlio Cristian inizi a calcare quello stesso prato che ha fatto di suo padre una leggenda vivente, ci si domanda cosa accadrà ora.
In effetti nella sua lettera Totti non ha chiarito cosa intende fare nell’immediato futuro. Non se l’è sentita? Non lo sa ancora? Nessuno può dirlo.
Alcune indiscrezioni, però, sembrano portare a due possibili strade.
La prima, quella predestinata, sembra vedere l’ormai ex capitano della Roma come dirigente sportivo della società, un po’ come Nedved alla Juve, insomma. In effetti sarebbe già pronto per la firma un contratto per lui della durata di cinque anni per restare ancora nell’entourage giallorosso, rimanendo quindi vicino alla famiglia.
L’altra ipotesi, invece, lo vede attratto dal calcio statunitense: la Major League Soccer, in effetti, è un campionato in costante ascesa e negli ultimi anni sono stati tantissimi i campioni europei che hanno deciso di contribuire ad alzare il livello di questa compagine sportiva: Kakà, Pirlo, Villa, Gerrard e tanti altri. Effettivamente, se Totti se la sente ancora di giocare, perché dovrebbe smettere? In particolare, l’ipotesi più accreditata lo vede prendere parte alla squadra di Miami, che dopo la rifondazione, dall’anno prossimo entrerà nella MLS, tra l’altro allenata dall’amico Alessandro Nesta.
In ogni caso, dovremo aspettare le sue dichiarazioni ufficiali.