Ieri sera, durante la settima puntata de “Le Invasioni Barbariche” condotto da Daria Bignardi, abbiamo scoperto direttamente dalle sue parole che lo chef Bruno Barbieri si è fidanzato. Galeotta fu la mensa di Sky, luogo in cui è avvenuto il primo incontro d’amore.
Vi ha sorpreso di più la notizia che il duro giudice di MasterChef si sia innamorato o che si rechi a mangiare in mensa? Ebbene, anche i grandi chef apprezzano il loro cibo: “Sì, mangio in mensa. Ti dirò, si mangia bene nelle mense Sky. Ora non è che voglio parlare di questo, ma ho provato anche quella di Roma e di Cagliari. Buone. Molto varie. È divertente anche perché all’entrata c’è una gigantografia dei tre giudici di Masterchef! Per chi va lì è un incubo…“.
Stasera, durante l’ultima puntata di MasterChef scopriremo se l’amore ha reso più Bruno Barbieri, o resterà un giudice inflessibile come il collega Carlo Cracco. Intanto, durante l’intervista con Daria Bignardi, Barbieri ha ricordato alcuni momenti indimenticabili della sua infanzia: “Mia nonna era una grande chef, mi ha raccontato quella che era la storia del cibo. Mi chiedeva: “Sai qual è l’animale più permaloso di tutto il giardino?” e poi mi diceva che fosse la faraona quindi mi spiegava come prendere le sue uova. Io so addormentare una gallina. Da piccolo con mia sorella Brunella giocavamo a “Bar”, praticamente ci sfidavamo a chi facesse il bar più bello. A sei anni io andavo sull’autostrada a prendere le bottiglie e i pacchetti di sigarette rimasti per terra per fare il mio bar, poi tornato a casa le prendevo. Per addormentare una gallina invece, basta prenderla sotto braccio, ruotarla tre-quattro volte e lei si addormenta. Anche questo l’ho scoperto con mia sorella ma mia nonna si arrabbiava tantissimo e ci inseguiva con un’ortica percuotendoci le gambe. Maltrattarle in quel modo non era il caso perché poi magari non facevano più le uova“.
Quello per l’arte culinaria è quindi un amore che Bruno Barbieri ha sviluppato durante l’infanzia: “Chef si nasce, non si diventa. Il primo chef per cui ho lavorato mi faceva fare i lavori più umili che si possono fare in cucina, avevo 17 anni. Decisi di imbarcarmi con lui in nave verso l’America. I miei mi dissero: “Non se ne parla neanche!”. Io stavo per andare fuori di testa, ero a un passo dal sogno e mi era stato detto no. I miei vicini di casa venivano in pellegrinaggio a casa mia per convincere mio padre e alla fine ce la fecero. Lui mi volle accompagnare a Genova, il punto dell’imbarco, ma io mi feci scaricare un po’ prima perché mi vergognavo. La nave si chiamava Oceanic, batteva bandiera panamense. Era davvero gigantesca per quei tempi. C’era una cucina di grande qualità, con stile francese. Ho imparato lì molte tecniche importanti per questo mestiere“.
Ma ora Bruno Barbieri vuole recuperare il tempo perduto in cucina e fare tutto ciò che non ha fatto finora, compreso dedicarsi completamente all’amore!