Diventato famoso grazie alla conduzione del quiz musicale “Sarabanda“, Enrico Papi svela al settimanale Top le emozioni del suo nuovo programma “Top One” ed alcuni aneddoti dei suoi esordi televisivi.
Anche se è tornato in tv in sordina con questo nuovo quiz, in cui i concorrenti devono provare a rispondere correttamente alle domande mentre volteggiano nell’aria sulle montagne russe, il noto conduttore è contento del proprio lavoro: “E’ un’avventura davvero molto interessante e in cui mi cimento anche con la regia. Tanta gente però mi ferma ancora per strada e mi chiede quando torno in televisione. Questo succede perché il quiz va in onda in una fascia oraria inusuale per me ed è un po’ difficile da vedere. Molti concorrenti mi hanno emozionato confessandomi che da bambini erano affezionati telespettatori di Sarabanda. Mi hanno portato anche autografi e foto fatte da me all’epoca. I concorrenti non smettono mai di stupirmi. Nei grandi quiz siamo abituati a vincite stratosferiche. Da noi vincono una crociera o una fornitura annuale di gas, eppure piangono per la felicità“.
Ora Enrico Papi è un uomo realizzato nel lavoro, ma prima di arrivare al successo ha fatto tanta gavetta: “In questo momento della mia vita devo affrontare scelte importanti. Se mia figlia dovesse scegliere di fare televisione e la vedesse sotto l’ottica di tanta gavetta e impegno, sarei felice. Al contrario, se credesse che la Tv è fare un talent, cercherei di dissuaderla. All’inizio della mia carriera facevo dieci minuti di intrattenimento prima dei concerti, guadagnavo pochissimo ed avevo una macchina di seconda mano tutta scassata in cui dormivo durante quelle trasferte. Non avevo le possibilità economiche per permettermi un albergo, ma ricordo ancora con piacere quel periodo. Cercavano me anche perché ogni volta che mi era toccata un’apertura, non aveva mai piovuto: mi volevano, insomma, perché ero un portafortuna, ma questo l’ho scoperto solo a distanza di anni!“.