Rosario Fiorello rilascia una lunga intervista al settimanale Oggi, e sono diversi gli argomenti toccati dallo showman.
Innanzitutto parla della “amata-odiata” tv:
“Se fossi single avrei già smesso di fare questo mestiere. Dipendesse da me potrei garantire che non mi vedrete più in tv in quel genere di spettacolone, il varietà ad alto budget in prima serata. Sto bene come sto, con la mia EdicolaFiore, i post su Youtube, la radio, magari il tour… Avrei già smesso, ma mia moglie Susanna e la mia famiglia non vogliono. Sostengono: è un peccato, uno spreco. Quindi continuerò. Anche se il mio sogno è fare un programma alle 7 del mattino, come in America. Un grande show all’alba o giù di lì con canzoni, gag, monologhi”.
Fiorello spiega che ha pensato di chiudere definitivamente con la televisione, sottolineandone anche i motivi:
“Dicono che non sopporto le critiche, che sono permaloso. Ma non è così. Io accetto tutto, fatemi pure le pulci, ma non riesco a fregarmene degli insulti gratuiti, livorosi, e anonimi. Magari quelli che mi chiedono di tornare in tv sono poi gli stessi pronti a massacrarmi: e i costi, e i guadagni, e la crisi… Ma le cose belle costano, e ci si dimentica che se la Rai spende 10 ne incassa il doppio. Ci sono meccanismi perversi. Giornalisti che vanno a caccia di commenti negativi sui social, ne trovano tre e ci montano una polemica. Poi io con chi posso prendermela? Con Dearjack90 o Campanellino93? Dove abita, chi è Sophialoren81?”.
Un mondo dello spettacolo che non piace ormai più a Fiorello:
“Questo mondo così com’è non mi va più. Non ci sto a diventare solo un bersaglio. Tutti contro tutti, ‘devi morire’… È lecito dire che un pochettino passa la voglia?”.
Rosario poi ricorda con molto affetto il grande Mike Bongiorno:
“La tv dovrebbe istituire un appuntamento annuale, un premio, un Mike Bongiorno Day, per ricordare uno dei padri fondatori della televisione italiana. Mike ha praticamente inventato la televisione in Italia. Ha fatto il primo quiz, è stato il primo a intuire la forza degli sponsor, il primo a passare alla tv commerciale, il primo in tutto. Come lui, ci sono stati al massimo quattro, cinque personaggi. Penso a Corrado, a Enzo Tortora, Raimondo Vianello, Pippo Baudo”.