Mika: "io e i giudici di X Factor, il bullismo e i diritti dei gay"

Mika: “io e i giudici di X Factor, il bullismo e i diritti dei gay”

Mika: "io e i giudici di X Factor, il bullismo e i diritti dei gay"L’intervista rilasciata da Mika a Vanity Fair, sulla quale in parte vi abbiamo già illuminato in precedenza, è vasta e affronta diversi temi, tra cui anche quello del rapporto con gli altri giudici di X Factor Italia e svela alcuni aspetti della sua vita privato. Nella sua casa di 200 metri quadri a Milano, la pop star posa per foto in cui appare strepitoso e si apre a tutto tondo.

Abituato a viaggiare sin da piccolo, Mika parla della sua attuale esperienza in Italia: “Ho cambiato così tante case, per il lavoro di mio padre, che ho imparato a non attaccarmi a niente. In Italia mi sento felice, ma mettere radici per me è un’idea surreale. [Perché ho accettato X Factor?, ndr] Non so, forse ho accettato perché mi sono sentito subito a mio agio. Si mette l’accento sui concorrenti originali, non come l’edizione inglese, che tende ad omologare“.

E dei suoi colleghi di avventura ha raccontato: “Simona Ventura? Andiamo molto d’accordo. Elio? Cerco di metterlo a disagio con biglietti con le cose più schifose e disegni quasi porno, ma lui non si scompone. Morgan? E’ quello che richiede più attenzioni, per questo parlo di più con lui. Non faremo un album insieme, stiamo pensando a una canzone“.

Chiuso l’argomento X Factor, Mika torna a parlare del suo recente coming out: “L’anno scorso ho dichiarato di essere omosessuale, ma le fan mi seguono sempre. Ho deciso di partecipare alle manifestazioni per la legge sui matrimoni gay perché è importantissimo. Ho convinto tutti i miei amici a venire e portarsi dietro i figli, ma è stata una battaglia molto più civile di quanto si è detto. Ottenere pari diritti per gli omosessuali è un fatto inevitabile nell’evoluzione umana, si tratta solo di buonsenso“.

Mika: "io e i giudici di X Factor, il bullismo e i diritti dei gay"

L’identità dell’uomo che gli è accanto da 7 anni resta, però, ancora un segreto. Mika, che preferisce salvaguardare la propria privacy, rivela solo: “Ci sono stati alti e bassi e ci siamo anche lasciati un periodo, è stato orribile. Il nostro amore si basa su umorismo, fiducia e tolleranza. Non ci vediamo tutti i giorni, ma non è un problema. Non è italiano, perlomeno non del tutto…Ma non voglio dire di più, ho sempre protetto la mia vita privata. Non mi sono mai nascosto e i tesi delle mie canzoni lo lasciavano capire. Chi insinua che il mio coming out dopo qualche anno sia stata un’operazione di marketing dice una stronzata. Ho aspettato perché non ero pronto: dovevo prima parlarne con la mia famiglia e con quella del mio compagno. In famiglia qualche crudeltà l’ho subita, ma è figlia della paura che i rapporti si rompano. Una volta un giornalista gay mi ha detto che ero uno stronzo perché non volevo dire di essere gay, ma questa pressione è bullismo, lo stesso che subivo a scuola! I bambini possono essere crudeli, anche più degli adulti, mi prendevano in giro per la mia sessualità. C’era anche un’insegnante che mi massacrava. Quando mio padre se ne accorse, andò a fare una scenata a scuola, ma lei disse che ero un bugiardo e fui espulso“.

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