Rosalinda Celentano, la più piccola dei figli di Adriano Celentano e Claudia Mori, la scorsa settimana ha rilasciato un’intervista esclusiva a Vanity Fair parlando per la prima volta pubblicamente del suo amore con l’attrice Simona Borioni. La 45enne figlia d’arte ha anche rivelato che i genitori non presero affatto bene la notizia della sua omosessualità e tale affermazione ha voluto rispondere mamma Claudia, dichiarando che qualsiasi scelta faccia un figlio, l’amore materno non cambia.
La Mori ha raccontato a Il Corriere della Sera la sua reazione quando scoprì Rosalinda adolescente baciare un’altra ragazza: “Per la verità io allora interpretai la cosa come un’ingenuità tra ragazze. Una “bravata”, quasi. Tra l’altro Rosalinda è sempre stata espansiva con tutti… Questo sì, ma niente di più. E non perché volessi scacciare l’idea che Rosalinda potesse essere attratta dalle donne. Non cambiò in alcun modo il rapporto con lei. Ne ho parlato subito a Rosita [sorella maggiore, ndr] che sul momento ha negato. Ma presto ha iniziato a farmi domande: “Mamma ma anche se fosse, cosa ci sarebbe di grave? Non è importante solo la sua felicità?”. Rosita è stata ed è una sorella meravigliosa, ha avuto un ruolo importante nel percorso di Rosalinda. Con Adriano ne ho parlato un po’ dopo. Con estranei mai: ho sempre pensato che fosse una forzatura che poteva diventare addirittura una discriminazione“.
Ciò che Claudia Mori temeva era che Rosalinda potesse subire discriminazioni ed essere vittima di cattiveria ed ignoranza: “Come molti genitori abbiamo pensato e temuto che la vita sarebbe potuta essere più difficile per l’ignoranza e le discriminazioni, ormai parti imperanti di questa orrenda società becera. Ma le nostre reazioni e sentimenti partivano sempre dalla condanna di qualsiasi pregiudizio. Non voglio dire e far credere che sia stato tutto così automatico e logico, sarei bugiarda. Anche noi abbiamo avuto dei momenti cupi ma non ci siamo mai chiusi nel silenzio, nel “far finta di niente”… mai“.
L’attrice e cantante romana ha anche raccontato come ha reagito e si è comportato Adriano Celentano, una volta venuto a conoscenza dell’omosessualità della sua terzogenite: “E’ stato fantastico perché ha aggiunto amore e attenzioni a quelle per sua natura già molto presenti. Non ho mai provato alcun senso di colpa, semplicemente perché non esiste alcuna colpa e diversità da “riparare”. Mia figlia Rosalinda non sempre l’ho capita e non sempre ho condiviso certi suoi atteggiamenti o dichiarazioni. Ma mai per i suoi orientamenti sessuali. Io credo fermamente che questi ragazzi vadano aiutati non a cambiare, ma a sopportare questa società violenta e razzista. Credo che lei non si accettasse fino in fondo. Penso alle sue interviste, dove parlava di amare tutto: un albero, un tramonto, una statua, un bambino… Lei è anche questo, ma oggi sono portata a pensare che fosse un modo per mandare dei segnali. A un certo punto l’abbiamo convinta a farsi guidare in un percorso di conoscenza di sé. E credo che questo cammino “guidato” abbia avuto un ruolo importante. La questione dell’alcol potrebbe essere collegata a questo“.
Claudia Mori, infine, ha raccontato di aver avuto un lungo e franco confronto con Rosalinda. Da quel momento il loro rapporto è migliorato: “Recentemente, d’accordo con Adriano, ho deciso di parlarle apertamente, dicendole che per noi non sarebbe cambiato nulla sapendo dei suoi orientamenti sessuali. Lei sarebbe rimasta la nostra figlia amorosa di sempre, che vorremmo vedere più felice e serena perché la nostra felicità è direttamente legata alla sua. Vorrei solo averlo fatto prima. E penso che comunque Rosalinda abbia fatto benissimo a rivelare la sua natura: non è una malattia o un errore che andrebbe “corretto”. Sono altre le tendenze da correggere!“.
La 69enne vuole lanciare un messaggio a tutti i genitori che si trovano ad affrontare passaggi simili nella vita di un figlio: “Non sono capace di dare consigli, direi solo di non farli mai sentire soli. E se ci troviamo impreparati, come genitori ma anche come figli, cerchiamo di scoprire insieme il modo di comprendere gli uni e gli altri. “Chi sono io per giudicare?”: papa Francesco lo ha detto e la strada è questa”. Però ha capito “che i figli bisogna amarli come sono e guidarli nel cercare di non fare errori irreparabili, che certo non sono l’omosessualità o altre scelte di vita. Guidarli nel rimanere persone oneste e buone. I nostri figli lo sono: di questo sono certa e orgogliosa“.