Sergio Arcuri, attore affermato di fiction come la sorella Manuela, veste i panni di un comandante in divisa in “Forza 10” ed è impegnato in un’altra fiction dal titolo “Furore”. Il bel 39enne sta, inoltre, per diventare zio per la prima volta. Tutti questi argomenti sono stati oggetto delle interviste che l’attore ha rilasciato alle riviste Top ed Eva Tremila Mese.
Dopo essersi laureato in ingegneria ed aver intrapreso la carriera militare, Sergio Arcuri si è ritrovato ad indossare la divisa, ma stavolta per esigenza di scena: “E’ stato il ruolo ideale per me, che ho frequentato l’Accademia per anni. Siamo saliti a bordo della MSC Fantasia e abbiamo fatto una crociera di due settimane. C’erano 4500 persone a bordo, perciò abbiamo avuto un problema di location e abbiamo girato giorno e notte“.
Il bell’attore si esprime anche riguardo al paragone che è stato fatto tra sua sorella Manuela e Sabrina Ferilli: “La conoscevo già di persona, ma non mi aspettavo che fosse così professionale. Lei e Manuela hanno fatto carriere diverse, ma per il fatto che entrambe siano romane è normale che siano paragonate. Hanno in comune la vena ironica: Manuela è molto comica, ma si tende ad enfatizzare il suo lato fisico. Ho girato anche la fiction Furore, con Alessandra Martinez, Giuliana De Sio, Francesco Testi…Interpreto un commissario di polizia corrotto“.
Sergio è felice anche perché presto diventerà zio, dato che la sorella Manuela Arcuri è incinta del fidanzato Giovanni Di Gianfrancesco, dice: “Certo! Anche se adesso si sposasse per me non cambierebbe molto, perché considero già Giovanni mio cognato; in fondo è solo una formalità. Mi ha telefonato e mi ha detto che doveva dirmi qualcosa di importante. Dato che ci sentiamo sempre, ho immaginato che fosse incinta o che voleva sposarsi. Sogna il matrimonio, ma adesso viene prima il bimbo. La vedo benissimo nel ruolo, perché è dolce e attenta, è la migliore sorella che si possa avere. Non credo proprio che la rivedremo subito a lavoro, come Michelle Hunziker! Non voglio giudicare le scelte altrui, ma Manuela la pensa come me: un neonato deve godere del contatto con la mamma 24 su 24. Sarà una mamma “all’italiana”, come ci ha insegnato nostra madre; forse vorrà una baby sitter quando tornerà a lavorare. Credo che sceglierà un nome italiano, al massimo con qualche variante moderna. Sembrava non trovare mai l’uomo giusto perché non è facile trovare un partner che accetti di finire sui giornali e sulle bocche della gente. Io sono single per lo stesso motivo“.